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Dopoguerra. Come è cambiata l'Europa dal 1945 a oggi (1)

Tony Judt

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Storia

Editore: Mondolibri

Anno: 2007

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rigida

Pagine: 1075 Pagine

Isbn 13: 8022264771283

Nel 1945 l'Europa, in ginocchio dopo la fine del secondo conflitto mondiale, era profondamente divisa e sembrava incapace di decidere del proprio destino. La parte orientale era caduta sotto il dominio sovietico, mentre quella occidentale, con la guida degli Stati Uniti, si apprestava a diventare teatro e - suo malgrado - forza belligerante nella guerra fredda tra le superpotenze. Oggi, a poco più di sessant'anni di distanza, le 'due Europe' sono, per molti versi, soltanto un ricordo: dopo la dissoluzione dell'URSS, la maggioranza dei paesi dell'Est si è 'occidentalizzata', tanto da essere ammessa nell'Unione europea.Tony Judt narra, in un continuo confronto tra Est e Ovest, la complessa storia di questa transizione, di cui ricostruisce gli eventi più significativi. Per quanto riguarda il blocco sovietico: la nascita 'forzata' dei regimi satellite di Mosca, la rivolta ungherese e la destalinizzazione, la primavera di Praga e lo scontro tra Jaruzelski e Solidarnosc, fino alla caduta del Muro di Berlino, al crollo dell'URSS e al divampare dell'odio etnico nell'ex Iugoslavia. Per l'Ovest: il Piano Marshall e lo sviluppo dello Stato assistenziale, le dittature fasciste di Franco e Salazar e le socialdemocrazie scandinave, la decolonizzazione e l'immigrazione, il '68 parigino e il terrorismo in Italia e Germania, il dirompente pontificato di Karol Wojtyla e le mosse iniziali del nuovo papa Benedetto XVI, ma, soprattutto, il lento e tortuoso cammino seguito dall'Europa per affermare la propria unità, dapprima economica e poi politica. Sempre caratterizzato da una particolare attenzione per il contesto sociale delle vicende esaminate, il racconto di Judt si sofferma su rilevanti fenomeni culturali e di costume: gli effetti del boom economico, il movimento femminista, il cinema italiano e francese, i Beatles e le mode giovanili. Nel ricomporre in un mirabile mosaico le idee, i progetti e le speranze che hanno animato l'Europa postbellica, ora Europa unita, "Dopoguerra" riesce a dare un senso alla storia recente del Vecchio Continente e a delineare i tratti salienti della sua futura identità, che - secondo l'autore - deve essere fondata sulla memoria dell'immane tragedia collettiva dell'Olocausto e sul riconoscimento da parte di ogni nazione delle proprie responsabilità nei crimini contro l'umanità commessi nel ventesimo secolo.

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