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Dopo i fuochi d'artificio dà il titolo a questa raccolta di cinque racconti scritti dall'autore tra il 1920 e il 1930, periodo particolarmente felice per l'arte huxleyana. Narrate con stile raffinato e brillante queste storie, brevi o lunghe che siano, si costituiscono nel loro formularsi con personaggi e intrecci caratterizzati, "piene", misteriose, sospese", apparentemente costruite come a sollecitare nel lettore un'unica domanda, un'unica curiosità: ma come andrà a finire? >> Ritraendo certi ambienti, certi personaggi, certe donne, Huxley mette a nudo tutto il "vuoto" di un mondo a cui non crede. Ristampati quasi cinquant'anni dopo, questi racconti rappresentano uno dei momenti più felici della produzione letteraria dello scrittore inglese.
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