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Attualmente non in commercio
Editore: Mimesis
Anno: 2025
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 156 Pagine
Isbn 13: 9791222324401
Privilegio è una parola polisemica che si presta a essere utilizzata in diversi contesti linguistici: si parla di individui privilegiati, di privilegi di classe, ancora di privilegi legati al colore della pelle, all’orientamento sessuale, al genere. In questo senso, il privilegio è divenuto un concetto problematico per il diritto: il fantasma di una categoria che non esiste. In questo contesto il volume affronta le questioni che emergono dall’analisi del diritto anti-discriminatorio, qualificato come insieme di norme in grado di inibire posizioni di dominio e oppressione a danno dell’autonomia di individui, i diversi-inferiori. Da qui lo spunto per articolare una riflessione giusfilosofica a partire dal recente dibattito giurisprudenziale intorno all’attribuzione del cognome paterno e all’autodeterminazione volta alla genitorialità. Il rapporto fra diritto e discriminazione viene riletto alla luce del principio di eguaglianza inteso come principio anti-subordinativo proprio attraverso la ricostruzione genealogico-sistematica del concetto di privilegio.
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