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Cronache della mia fame (14)

Claire Kohda

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Editore: Harper Collins

Anno: 2023

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 320 Pagine

Isbn 13: 9791259852731

Lydia è affamata. Ha ventitré anni da molto tempo e ha sempre voluto provare sashimi, ramen, onigiri con umeboshi… tutto quello che suo padre amava mangiare. E poi ancora gelati, torte e gli ortaggi che vengono coltivati dagli altri artisti come lei, nel complesso di loft in cui dovrebbe solo lavorare, ma in cui segretamente vive. Eppure, Lydia non può mangiare nessuna di queste cose. Il suo corpo non funziona come quello degli altri. L’unica cosa che riesce a digerire è il sangue... Purtroppo procurarsi sangue fresco di maiale a Londra – dove si è trasferita da quando si è separata dalla madre, vampira anche lei – sembra più difficile di quello che credeva. Adesso ha intorno molti più umani del solito: i colleghi della galleria d’arte dove lavora, lo strano uomo che la segue quando scende la notte, e poi Ben, un ragazzo dall’aspetto fanciullesco e con un sorriso un po’ goffo ma adorabile. Lydia sa che tutte queste persone sono le sue prede naturali, ma non sa convincersi a nutrirsi di loro, e così passa le nottate a fare binge watching di Buffy The Vampire Slayer e video di ragazze che mangiano su YouTube, e a riflettere sul suo vero posto nel mondo. Perché Lydia ha dei doni che tutti desiderano: gioventù eterna, invulnerabilità, immortalità, e tuttavia si sente infelice, sola e soprattutto ha molta, molta fame. Deve trovare un senso alla sua esistenza. Ma in ogni caso, prima di tutto, deve mangiare... La storia di una ragazza che è una vampira ma anche una ragazza come tante, un’outsider in lotta per l’affermazione di sé, l’accettazione del suo desiderio, del suo corpo e del suo rapporto conflittuale con il cibo.

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Recensioni

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🌙Brotchen33🔮

Come dev'essere la vita di un vampiro al giorno d'oggi (ovvero molto difficile).

Ho apprezzato molto l'idea, ma la trama poi perde il ritmo per concentrarsi sulla visione emotiva di Lydia, in cui l'ossessione per il cibo umano diventa ripetitiva e stancante. Bello ma troppo frustante per i miei gusti.

Francianni

In tutta onestà, non capisco il successo di questo libro. Sarà che ho un problema io con la narrazione in prima persona, e già questo non mi ha convinto. Ma anche la storia l’ho trovata abbastanza piatta; va bene il parallelo tra una ventenne che ha fame di farcela e di successo nella vita, con la “fame“ di sangue, ma onestamente mi aspettavo chissà cosa visto il clamore che ha suscitato. 

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