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Chiamami col tuo nome (0)

André Aciman

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Romance

Editore: Guanda

Anno: 2022

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 272 Pagine

Isbn 13: 9788823531130

Vent'anni fa, un'estate in Riviera. Una di quelle estati che segnano la vita per sempre. Elio ha diciassette anni, e per lui sono appena iniziate le vacanze nella splendida villa di famiglia nel Ponente ligure. Figlio di un brillante professore universitario, musicista sensibile, decisamente colto per la sua età, Elio aspetta come ogni anno «l'ospite dell'estate, l'ennesima scocciatura»: uno studente in arrivo da New York per lavorare alla sua tesi di post dottorato. Ma Oliver, il giovane americano, subito conquista tutti con la sua bellezza e i modi disinvolti, quasi sfacciati. Anche Elio ne è irretito. I due ragazzi condividono conversazioni appassionate su libri e film, discussioni sulle loro comuni origini ebraiche, e poi nuotate mattutine, partite a tennis, corse in bici e passeggiate in paese. E tra loro nasce un desiderio inesorabile quanto inatteso, fatto di ossessione e paura, di scaltra dissimulazione e slanci ingenui, vissuto fino in fondo, dalla sofferenza all'estasi. La scoperta di quei giorni estivi e sospesi in Riviera e di un'afosa notte romana è quella, irripetibile, di un'intimità totale, assoluta. Perché l'intensità, la forza di quell'esperienza, l'autenticità di quei sentimenti sono destinate a rimanere insuperate. "Chiamami col tuo nome" è la storia di un paradiso scoperto e già perduto, una meditazione proustiana sul tempo e sul desiderio, una lunga lettera d'amore, un'invocazione, una domanda che resta aperta per gli anni a venire, finché Elio e Oliver si ritroveranno, un giorno, a cercare parole per dire l'indicibile, per confessare, prima di tutto a se stessi, che «questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta».

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Recensioni

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federicau

Diverso da come me l'aspettavo, almeno dall'idea che mi ero fatta partendo dal film, e da quella che mi ero creata inizialmente; meno struggente di quanto avrei immaginato, ma capace di lasciare il segno. [ / !\ In un certo senso, da qui in poi spoiler].

La storia, a mio parere, non è quella di un grande amore, piuttosto di due persone che si sono trovate al momento giusto a desiderare le stesse cose, e che per qualche ragione hanno finito per cristallizzare nell'ambra quell'affinità inattesa, le persone che erano a quel tempo, quando cercavano di far capire (o non far capire) tutto di sé all'altro, al contempo cercando di interpretarne silenzi e gesti.

Elio vive tutto da diciassettenne quale è: con bisogno spasmodico e viscerale di intimità con questa persona per cui ha provato fin da subito una fortissima e inspiegabile attrazione, in ascolto dei richiami del proprio corpo - presente, consapevole, in ogni momento - e preda della più riflessiva tenerezza, che lo fa volare dai puri paragoni poetici a immaginari più torbidi e reali. Il suo è tuttavia un desiderio a tutto tondo, che trabocca da quello per Oliver, e non gli fa esprimere gelosia o possesso, né lo esclude dal desiderare a sua volta qualcun altro.

Il linguaggio che Elio usa per esprimere questo saliscendi di incertezze e bisogni è la cosa migliore del libro; la scrittura è convincente e scorrevolissima, traccia bene non solo il percorso di Elio, ma anche tutti i personaggi secondari, le ambientazioni e i dialoghi.

Ciò che non ho preferito particolarmente nel libro è proprio questa ambiguità fra Elio e Oliver: mi aspettavo il grande amore, e invece i due sembrano più compagni momentanei, che mantengono il pensiero a quello che sono stati ma che, pragmaticamente, non soffrono dell'assenza dell'altro. Anche il prolungare la storia negli anni, mostrandone altri incontri, ha smorzato l'effetto finale. Forse avrebbe avuto più senso preservare solo l'ultimo incontro, e tenerli distanti il resto degli anni. La cosa peggiore, però, non è nel libro. Si tratta della consapevolezza che ci sia un seguito… Come finale mi sembra convincente, perché scrivere un “dopo” a questa storia, il cui senso è proprio che non c'è un…“Dopo!”?

Stefi

Romanticismo, passione, ossessione... Come affronta bene l'amore Aciman in questo libro. Elio è un personaggio così dolce e struggente, mi ci sono affezionata molto. 

libri.express

Il libro da cui è tratto "Call me by your name", il film di Luca Guadagnino vincitore del Premio Oscar 2018 per la Miglior sceneggiatura non originale

ali_inthegarden

Un libro che è una poesia. Un libro che parla di tutto e che non parla di niente. Bellissimo, così come il film. Entrambi racchiudono la magia e la purezza di questo romanzo. Davvero un libro in se stesso perfetto.

Lilliput

Incredibile come in venti pagine si possano riassumere vent'anni di vita, come questo riassunto faccia piangere vent'anni di lacrime in venti minuti. Incredibile come in vent'anni di vita, quello che è stato sia sempre li, forte, inestinguibile, ma allo stesso tempo appartenga a una "vita parallela". Fossi stata Elio, non avrei avuto il coraggio di affrontare tutto ancora vent'anni dopo, come vent'anni prima.

coeurgris

L'ho letto con calma, assaporando pagina dopo pagina, parola dopo parola. Mi sono letteralmente immersa nel paese di B. assieme ad Oliver ed Elio. Ho immaginato nella mia testa ogni singola scena, ogni singolo luogo ed ogni singolo personaggio. Ho provato felicità, tenerezza, malinconia e tristezza. Ho pianto un pochino, non lo nego, soprattutto alla fine. Ogni singolo personaggio ed ogni singolo luogo mi ha lasciato qualcosa ed arrivata a fine lettura ho provato una sensazione assurda di vuoto. È un libro che ho sottolineato molto, è un libro di cui ho riletto più volte diversi passaggi, è un libro che ho vissuto totalmente. È un libro che è entrato dritto dritto nella lista dei miei libri preferiti.

Giorgia

sublime

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