Tempo di lettura:
7h 40m
Editore: Edizioni Black Coffee
Anno: 2022
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 230 Pagine
Isbn 13: 9788894833775
Abel, un giovane nativo americano, torna dalla guerra e si ritrova combattuto fra due mondi. Il primo è quello dei nonni, che lo lega al ritmo delle stagioni, alla bellezza selvaggia della natura, agli antichi riti e alle tradizioni del suo popolo. Ma l’altro, l’America moderna e industriale, lo chiama a sé ed esige da lui lealtà, spingendolo in un ciclo distruttivo di vizio e corruzione. Da troppo tempo assente dagli scaffali delle librerie italiane, Casa fatta di alba, prima opera di un nativo americano a vincere il premio Pulitzer nel 1969, da cinquant’anni commuove e ispira lettori e scrittori di tutto il mondo. Un tragico racconto sui danni prodotti dalla guerra e dall’alienazione culturale, e sulla speranza con cui si torna alla propria terra, riscoprendo il valore sacro della famiglia e delle tradizioni.
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Recensioni
Stefi
``Dovevano conoscere il lungo viaggio del sole sulla mesa nera, gli spostamenti nelle stagioni e negli anni, e dovevano vivere secondo l'apparire del sole, perché solo così avrebbero potuto sapere dove si trovassero e dove si trovavano tutte le cose, nel tempo.``
La scrittura estremamente lirica e aleatoria mi ha messa un po' in difficoltà, in special modo nella prima parte del libro. Ho avuto bisogno di leggere un po' la prefazione ( cosa che faccio di solito a libro terminato ) per capirci qualcosa.
Ho amato moltissimo il discorso particolareggiato di Tosamah sulla contrapposizione del linguaggio scritto e quello orale tipico dei nativi, e le descrizioni delle praterie, delle colline, dei tramonti e delle albe, infatti mi sembrava di essere lì nello sconfinato territorio americano a correre libera con i personaggi di questa storia. È stato un viaggio allucinante e profondamente affascinante, ma avrei preferito uno stile meno criptico.