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Black out (0)

Roberto Delogu

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Editore: Nutrimenti

Anno: 2021

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 128 Pagine

Isbn 13: 9788865947555

Emiliano Bardanzellu è un uomo qualsiasi, è nato a Cagliari, fa il cameriere ma ha studiato scienze politiche, la sua vita è semplice, la sua quotidianità ordinaria, come è semplice e ordinario l’apparente motivo per cui una sera uccide sua moglie, rea di aver, per l’ennesima volta, compattato una bottiglia di plastica da riciclare. Crack ha fatto la bottiglia e quel suono, terribile e intollerabile, ha provocato un black out. Emiliano non si difende al processo, non si dichiara innocente, perché non ricorda cosa è successo in quegli attimi di buio. Chi leggerà la sua storia, i suoi anni nelle carceri sarde, gli uomini con cui ha condiviso celle e pasti caldi, la sua infanzia, le sue perdite, potrà credere fino in fondo alla sua versione dei fatti? Un romanzo che ci interroga sul senso di colpa, l’intenzionalità dei gesti e la capacità di dimenticare, anche i nostri peggiori misfatti.

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La biblioteca di Marghe

Emiliano Bardanzellu, nato a Cagliari il 10 aprile 1974, è detenuto nella casa di reclusione ad Is Arenas dove sta scontando la pena per aver ucciso a sangue freddo con un'unica coltellata sua moglie Margherita. Il movente? Emiliano non lo sa, perchè quel maledetto minuto nel quale ha conficcato la lama di un coltello da cucina tra le scapole della moglie non se lo ricorda, è scomparso, si è volatilizzato dalla sua mente. L'unico barlume di memoria riguarda una bottiglia di plastica che Margherita aveva schiacciato poco prima sul tavolo della cucina, un rumore di quelli fastidiosi, che ti entrano nel cervello e fanno scattare qualcosa. E così, dopo numerose perizie psichiatriche ed un equo processo, è stato condannato a 15 anni di reclusione, anni in cui lui ha avuto un'ottima condotta, un detenuto esemplare, e per questo premiato con uno sconto della pena di circa 4 anni. Suo figlio Umbertino, appena nato all'epoca del fattaccio, è stato affidato alle cure degli zii e la prospettiva di una vita fuori dal carcere, da solo, senza la famiglia che aveva costruito e poi inesorabilmente distrutto, non è così allettante, eppure Emiliano non sembra soffrire di depressione nè pentirsi per ciò che ha fatto. Davvero non ricorda cosa è successo? o il black out nasconde qualcos'altro? Cosa distingue le persone dall'essere assassini o semplicemente l'aver ucciso una persona?

Il romanzo è molto breve e si svolge interamente nel carcere: Emiliano si racconta durante gli anni di prigionia per mezzo anche delle amicizie che ha costruito con altri detenuti e il suo flusso di pensieri. È un personaggio che non sai se odiare o compatire, anche se nel finale prendi definitivamente una decisione in merito. La scrittura è scorrevole ma non ho trovato un reale svolgimento della trama, una storia che ti faccia appassionare e di cui vuoi saperne l'epilogo.

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