Tempo di lettura:
9h 20m
Editore: Il Saggiatore
Anno: 2023
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 280 Pagine
Isbn 13: 9788842827153
“Bim Bum Bam Ketamina” è la storia di un mondo isterico e ultraviolento, impaziente e tossico, che vive assieme la tragedia dei suoi ultimi giorni e il trionfo del suo desiderio di vita. È il racconto della realtà per come appare al di là dei nostri filtri. La voce che ci accompagna all’interno di questo gorgo terribile ed esilarante è quella del tuttofare Roberto, trentenne senza ambizioni e senza soldi, creatura crudele e ingenua, «uomo in affitto» che si procaccia sempre lavori mal pagati finendo dentro le situazioni più assurde: fare il Personal Shopper Assistant e l’Official Emotions Manager di un’influencer che decide di sposare se stessa; guardare i video di una chef che, dopo anni di violenze subite, sevizia il marito in diretta Instagram; smaltire i rifiuti da laboratorio di una scienziata che costruisce una faccia artificiale per essere identica alla sua amica del cuore; fare psicanalisi con un’intelligenza artificiale; orbitare tra webstar rifatte che scelgono di infilare una mano in un frullatore in live quando non sanno più come intrattenere i propri follower. Testimone di un universo pazzo ed esasperato, che rifiuta ogni regola e ogni morale, Roberto racconta in queste pagine la sua quotidianità surreale, tratteggiando allo stesso tempo la propria incapacità di trovare un posto nel mondo e la tanto temuta – per alcuni, sperata – autoestinzione del genere umano. Il romanzo di esordio di Claudia Grande è il grido di questa umanità al suo estremo confine. Il tentativo di lasciare sul pianeta un’ultima traccia di ciò che siamo stati prima di dissolverci.
Dello stesso autore
Recensioni
J_Bardamu
L’ho finito cinque minuti fa e sto riordinando i pensieri. In ordine: Wallace e il suo realismo isterico, Cavie di Palahniuk, con la cornice folle e le storie raccontate una più delirante dell’altra, una prosa scorrevole ma di certo ricercata, curata e colta, al limite ultimo tra il verosimile, l’irrealistico e il paradossale… insomma, l’ho iniziato senza aspettative e ne riemergo come si riemerge da sotto le coperte dopo una sessione di pianto notturna, con la stessa sensazione di pesantezza allo stomaco ma di liberazione. L’ho adorato. Il suo valore principale credo sia realmente dare sfogo all’esasperazione che tutti stiamo provando rappresentandone una versione scellerata, matta e disperata.