Tempo di lettura:
10h 8m
Editore: Harper Collins
Anno: 2023
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 304 Pagine
Isbn 13: 9788869056437
Yunjae non è un ragazzino come gli altri. Per lui, un sorriso non significa gioia e non saprebbe riconoscere la tristezza dalle lacrime. Soffre di una condizione cerebrale chiamata alessitimia che gli rende difficile provare emozioni, come la paura o la rabbia. A causa di quella coppia di neuroni a forma di mandorla situata nella profondità del suo cervello, è cresciuto senza amici, ma la madre e la nonna hanno fatto comunque in modo di tenerlo al sicuro e senza problemi. Il loro piccolo appartamento, situato sopra la libreria dell’usato di famiglia, è decorato di bigliettini colorati che gli ricordano quando sorridere, quando ringraziare e perfino quando aver paura. Finché un giorno, alla vigilia di Natale, tutto cambia. Una terribile tragedia sconvolge il mondo monocorde di Yunjae. Incapace di affrontare la perdita, Yunjae si isola, ritirandosi nel silenzio, finché un sedicenne problematico, Gon, non arriva nella sua scuola. Stranamente i due stabiliscono subito un legame e Yunjae comincia ad aprirsi al mondo. La vita comincia lentamente a cambiare, ma quando Gon finisce per mettere la sua esistenza a rischio, Yunjae dovrà avere il coraggio di abbandonare tutte le sue abitudini e sicurezze - ed essere l’eroe che non avrebbe mai immaginato di diventare.
Recensioni
_elescarn
“Non esiste una persona che non possa essere salvata, ma soltanto colui che smette di voler salvare gli altri. A cosa pensava quando aveva scritto queste parole? Erano una richiesta di aiuto? O erano solo dettate da un profondo risentimento?” (pag. 138)
“Per citare le parole della nonna, una libreria è un posto densamente popolato da migliaia di autori, morti o viventi, che abitano fianco a fianco. Ma i libri sono silenziosi. Rimangono muti come tombe finché qualcuno non apre una pagina. Solo allora riversano fuori le loro storie, con calma e precisione, quel tanto che mi consente di godermele.” (pag.144)
“La mamma era l'esatto opposto di una donna d'affari. Tutte le sue decisioni - salvo quelle riguardanti me - erano prese sulla base di un romanticismo e un'emotività senza speranza. E del resto, aprire una libreria dell'usato ne era la prova concreta. Prima di aprirla, aveva riflettuto a lungo su quale genere di libri mettere in vendita, ma non le era venuto in mente niente di speciale. Perciò aveva deciso di imitare le altre librerie dell'usato e aveva fatto scorte di manuali tecnici, libri accademici o di preparazione ai test, libri per bambini e di argomento letterario. Con i soldi avanzati, la mamma aveva detto di voler comprare una macchinetta per l'espresso. I libri e l'aroma del caffé erano la combinazione perfetta, almeno secondo lei.” (pag. 156)
“Ogni tanto ripensavo alle canzoni che mi cantava la mamma. La voce con cui parlava era squillante, ma quando cantava assumeva un tono molto più profondo. Mi ricordava il canto di una balena, come l'avevo sentito in un documentario, oppure le onde del mare o il vento in lontananza. Ma la sua voce, che un tempo mi riempiva le orecchie, stava cominciando a svanire. Un giorno avrei potuto dimenticarla completamente. Tutto quello che avevo conosciuto stava cominciando a svanire attorno a me.” (pag. 184)